Un Nuovo Anno senza paura, un augurio per un 2025 che non intrappoli le nostre anime e che lasci libero nel proprio percorso ogni individuo alla ricerca della libertà. Galleria Frilli ospita le opere della scultrice Jana Buettner confermando il suo profondo amore per il figurativo e il bel modellato, eleggendo la scultura “Intrappolata” a simbolo di riscatto, di liberazione e rivincita.

Il nostro sito utilizza i cookie per monitorare il suo utilizzo e contribuire a fornire informazioni che ci permettano di migliorarne la fruizione. Se si continua a navigare si concede il permesso di utilizzare i cookie. Per saperne di più sui cookie e per imparare a modificare le impostazioni del browser da voi utilizzato potete consultare la nostra politica sui Cookie .

wechat QR code

News

Un Nuovo Anno senza paura, un augurio per un 2025 che non intrappoli le nostre anime e che lasci libero nel proprio percorso ogni individuo alla ricerca della libertà.

Galleria Frilli ospita le opere della scultrice Jana Buettner confermando il suo profondo amore per il figurativo e il bel modellato, eleggendo la scultura “Intrappolata” a simbolo di riscatto, di liberazione e rivincita.

Galleria Frilli, via dei Fossi 26/r, Firenze

Intrappolata in uno spazio invisibile come 4 mura strette attorno e claustrofobiche, lo sguardo stordito e perso di chi è immerso nel buio e volge la testa per sentire presenze dietro le sue spalle. Racchiusa su sé stessa, impaurita trova la forza di alzare il braccio e portarlo fuori da quella forma a gomitolo che aveva creato per proteggersi, per sparire. Il braccio indugia, la mano si apre a toccare quel muro invisibile nell’oscurità. Quel muro la sorreggerà per alzarsi, in punta di piedi per non far rumore, scappando dalla scatola a rivedere la luce. Rialzarsi senza rompere il silenzio, rialzarsi senza gridare portando rispetto alla vita fino ad allora vissuta in una prigione invisibile e stretta e finalmente correre scalza sotto il sole in una dimensione sconosciuta che si chiama libertà.

Nessun muro invisibile è una trappola se il nostro coraggio vince e facciamo diventare la parete di quella scatola oscura una spalla alla quale appoggiarsi per tirare su il nostro corpo che non si è arreso e finire di aver paura della paura.

La giovane scultrice Jana Buettner indaga paure, conflitti e problematiche dell’individuo sociale attraverso fermi immagine allegorici che si servono unicamente del corpo senza oggetti di contorno o simboli per nostra facile lettura. Le sue donne, i suoi gruppi parlano attraverso il movimento, la contorsione e la incredibile espressività dei volti in un modellato Accademico impeccabile che rende le sue opere libri e testi aperti ad un vasto pubblico che cerchi profondo significato e assoluta bellezza estetica.