Maria Gamundi è nata nel 1952 a Caracas (Venezuela).
Ha studiato al Pratt Institute di New York. Vive e lavora in Versilia, in Toscana. I suoi nudi femminili trasudano una forza scultorea esaltata dalla sua profonda conoscenza dei materiali, che lavora indifferentemente bene e con grande esperienza, che si tratti di marmo, bronzo o terracotta.
Tre radici principali nel suo lavoro sono chiare. La prima è europeo, un classicismo di sorprendente chiarezza e semplicità. Questa deriva dal sangue spagnolo, di Majorca, dove nacque suo padre. Gamundí è un nome come Miró, come Dalí e Gaudí, di provenineza della Catalogna.
La seconda è sudamericana, e di conseguenza orientale, poiché gli indiani d'America ripercorrono il loro lontano passato in Oriente. La famiglia della madre di Maria è nativa venezuelana.
La terza è la profonda delle tre, una radice che è universale e senza tempo: la femminilità. Nessuno di noi potrà mai essere indifferente al corpo umano, in particolare al corpo femminile. Usandolo così intensamente per cercare relazioni ideali, Maria tocca profondamente la nostra stessa venuta al mondo, la nostra energia creativa. Le sue donne languide, feconde e materne fanno appello al senso di mistero che circonda la nostra vita.
María Gamundí è una di quelle rare persone, un'artista che usa le sue emozioni per percepire la verità, svelarla per noi e poi trasformarla con grande abilità nelle sue sculture.