Vighen Avetis è nato a Yerevan nel 1968 da un'antica famiglia che ha sempre coltivato l'amore per le più alte tradizioni culturali della sua terra. La scultura “La Madre dell'Armenia” è una statua dal grande impatto emotivo scolpita in occasione del centesimo anniversario del Genocidio degli Armeni (1915-2015) esposta di fronte al palazzo comunale di Carviglia e proveniente da piazza del Duomo di Firenze e precedentemente situata in Piazza del Duomo a Siena.
La scultura rappresenta una madre che protegge e salva con il proprio abbraccio sotto il suo manto i suoi quattro figli da una strage annunciata, proprio quella degli armeni del 1915. Il vestito della donna è chiuso da una spilla sul retro. Come cammeo ha la chiesa antica di Santa Croce, il monumento assoluto del Genocidio Armeno che si trova sull'isola Aktamar posta vicino del lago di Van, nella Turchia dell'est a confine con l'Armenia, tristemente nota alle cronache per essere stata uno dei luoghi dove gli armeni furono massacrati durante il genocidio. L'andamento armonioso delle figure e la gravità monumentale dei gesti conferiscono alla scultura un'aura di solennità sacra e di umanissima levità spirituale. Quest'opera è un vero miracolo di equilibrio tra sentimento e ragione, tra la vicenda drammatica del Genocidio e l'eterno amore della madre.
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