In gran parte dei lavori Anne Shingleton va oltre i limiti delle aspettative visive, in particolare nei lavori in bronzo, che possiede un da sempre un grande storia in quanto utilizzato per rappresentare fieri leoni o cavalli maestosi. A lei però piace scegliere animali più piccoli e meno noti, e invece di fare dei ritratti, operazione che sarebbe già di per sè una sfida, gli piace creare una storia dietro ad ogni pezzo, ma soprattutto aggiungere un aspetto giocoso come in questa replica.
Questa scultura complessa è costituita da 116 elementi separati ed è conosciuta con differenti nomi. I romani che chiamavano le “Parche”, i greci “Moire”, mentre per l'usanza comune esse sono note come “Tre Fate”. L'elemento che non cambia è la loro funzione: esse sono coloro che tessono dal Caos primordiale il filo di vita di ogni mortale, determinandone la lunghezza: Cloto tesse, Lachesi misura, Atropo taglia. Alcuni sostengono che le Parche siano delle sibille primordiali, incappucciate ed avvolte in mantelli, inimmaginabilmente più anziane dello stesso Caos.
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