Dario Tironi sembra dirci attraverso le sue opere che anche dagli scarti può nascere l'arte ed i rifiuti, alcuni spesso inutilizzabili, possono tornare ad una nuova vita trasformandosi in opere espressive e belle da vedere. Dario ha recuperato il materiale dalle discariche, nelle cantine degli amici, nei giochi abbandonati dai bambini, restituendoci questi rifiuti, questi rigurgiti dell'umanità in splendide, godibili, divertenti, talvolta commoventi creature che trasmettono tante emozioni e ricordano tutte le età che l'uomo attraversa.
Si percepisce immediatamente in Dario una grande conoscenza delle proporzioni e di ogni aspetto dell'anatomia umana e animale. Rese dalla combinazione di perfetta plasticità, naturalezza e leggerezza. Nonchè dalla perfetta fusione degli oggetti assemblati. Tutti questi elementi fanno della Ragazza seduta, una delle opere più recenti di Dario, una nuova icona contemporanea. Potremmo definirla un esempio della bellezza della vita reale, di una nuova estetica composta da occhi asimmetrici, seni diversi e "ossa" fatte di pezzi di gnomi da giardino e fili elettrici. Ma questa diversità scompare, svanisce nel nulla se prendiamo il tempo di ammirare la figura nel suo complesso. Poi vediamo gli occhi che ci fissano, le mani che si muovono, i capelli fluenti. E' una donna, una musa capace di affascinarci completamente.
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