La Lupa di Roma è una scultura di bronzo, custodita ai Musei Capitolini, a dimensioni approssimativamente naturali. Viene tradizionalmente considerata di fattura etrusca e che si trovi a Roma sin dall'antichità. Secondo studi più recenti, invece, si tratterebbe di un bronzo di epoca medievale.
Ciò che colpisce, tuttavia, è il carattere emblematico dell'immagine concepita come allegoria di un intero racconto di fondazione. La scultura rappresenta una lupa che allatta una coppia di piccoli gemelli, che rappresentano i leggendari fondatori della città, Romolo e Remo. Queste ultime due figure furono aggiunte nel tardo XV secolo, forse da Antonio del Pollaiolo.
Il modellato è in linea di massima scarno e rigido, ma impreziosito da un decorativismo minuto, chiaro ed essenziale, soprattutto nel disegno del pelo, che è reso sul collo con un motivo calligrafico di ciocche "a fiamma", che prosegue nelle linee oltre la spalla e sulla sommità del dorso, fino alla coda. L'animale è posto di profilo, con la testa girata verso lo spettatore di novanta gradi. Le fauci sono semiaperte e i denti aguzzi. Il corpo dell'animale è magro, mettendo in mostra tutto il costato. Le mammelle sul ventre sono ben evidenti. Anche le zampe presentano un aspetto asciutto e ruvido, e sono modellate in posizione di guardia.
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