Il modello del toro fu estremamente popolare nel XVII secolo, tema che forse intese riproporre il toro Apis che nell'Egitto era una divinità rurale simbolo della generazione e della forza fecondatrice, il cui culto era assai diffuso anche in epoca greco-romana. Nel Rinascimento numerose furono le raffigurazioni di questo animale, specialmente nell'arte fiamminga che riuscì a donare all'animale un marcato aspetto monumentale. Nel dipinto del 1628 di Willem van Haecht il Giovane raffigurante la Galleria di Cornelis van der Geest, un bronzetto modellato come un toro analogo a quello qui presentato, è posto sul tavolo in primo piano assieme ad altri bronzi attribuiti al Giambologna.
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