L'Apoxyomenos (“colui che si deterge") è una statua bronzea di Lisippo, databile al 330-320 a.C. circa e oggi nota grazie ad una copia marmorea di età claudia del Museo Pio-Clementino nella Città del Vaticano. Si conoscono inoltre varie copie con varianti.
L'Apoxyomenos raffigura un giovane atleta nell'atto di detergersi il corpo con un raschietto di metallo, che i Romani chiamavano ”strigilis” (striglia). Era uno strumento dell'epoca, di metallo, ferro o bronzo, che era usato solo dagli uomini e, principalmente, dagli atleti per pulirsi dalla polvere, dal sudore e dall'olio in eccesso che veniva spalmato sulla pelle prima delle gare di lotta. L'atleta è quindi raffigurato in un momento successivo alla competizione, in un atto che accomuna vincitore e vinto.
Col gesto di portare in avanti le braccia (tesa la destra e piegata la sinistra), la figura segnò una rottura definitiva con la tradizionale frontalità dell'arte greca: le statue precedenti avevano infatti il punto di vista ottimale davanti, mentre in questo caso per godere appieno del soggetto si deve girargli intorno. Con tale innovazione l'opera fu considerata la prima scultura pienamente a tutto tondo dell'arte greca. Ma qua vediamo solo la testa del soggetto, svincolata dal corpo, che presenta un ritratto classico di un giovane ragazzo con una sguardo serio e abbassato.
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