Ercole e Anteo è un bronzetto di Antonio del Pollaiolo, eseguito verso il 1475 e conservato nel Museo del Bargello a Firenze. L'opera, che riprende un motivo classico sia nel tema che nella tipologia di oggetto, venne commissionata direttamente da Lorenzo il Magnifico.
Secondo la mitologia greca, Ercole si trovò a dover lottare nel deserto libico contro il gigante Anteo, figlio di Poseidone, dio del mare, e di Gea, dea della terra. Anteo era solito sfidare tutti i passanti per ucciderli e collezionarne i teschi, aiutato dall'invincibile forza che gli dava la madre terra al semplice contatto. Per batterlo Ercole fu quindi costretto a sollevarlo, privandolo della sua fonte di forza e riducendolo a un semplice uomo, che fu poi facile schiantare in aria.
Il bronzetto mostra il momento il cui Ercole, riconoscibile per il mantello della leontà, ha sollevato Anteo, cingendolo con forza alla vita. Quest'ultimo cerca disperatamente di svincolarsi dalla stretta mortale puntando la mano sinistra sulla testa dell'Ercole e premendogli con la destra sul fianco. L'artista rappresenta il gruppo con una straordinaria resa anatomica nei dettagli come i muscoli e i tendini in tensione e usa linee nette che quasi scarnificano il modello e genera un senso di forza esplosiva, di un vigore nuovo nel panorama della scultura rinascimentale.
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