Replica in bronzo fusa a cera persa da calco originale.
Autore: Pietro Tacca (1577-1640)
Periodo: 1612
Il "Porcellino" è il nome che i Fiorentini danno al loro amato simbolo che è in realtà un cinghiale. Deriva da una copia romana di un marmo ellenistico, che papa Pio IV donò a Cosimo I de Medici nel 1560, durante la sua visita a Roma.
La fontana che fu presto collocata nell'allora "Mercato Nuovo" non solo serviva da motivo di decoro della piazza, ma era anche utile ai mercanti del posto per raccogliere l'acqua per il loro lavoro quotidiano. La base con cui il Tacca arricchì la scultura è in realtà una fedelissima ed attenta ricostruzione degli acquitrini ove vanno a rinfrescarsi questi animali. Vi sono rappresentati: lucertole, tartarughe, granchietti di fiume, lumache ed anche bisce.
La tradizione vuole che il visitatore giunto a Firenze deponga una moneta tra le fauci del Porcellino, nella speranza che essa cada dentro alle grate sottostanti, portandogli fortuna. Inoltre si dice che a chi tocca il naso del Porcellino, farà presto ritorno a Firenze. Di fatti esso è estremamente lucido e levigato rispetto al resto del corpo che ha conservato invece la tipica patina del bronzo verde-marrone.
La nostra Replica è disponibile come fontana completa o come singolo bronzo. La statua originale è conservata all'intero del Museo Bardini di Firenze.
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