L'idea che sta alla base dei progetti di Tironi è quella di rappresentare la società contemporanea, materialista e consumista, attraverso materiali trovati, oggetti quotidiani che normalmente usiamo e scartiamo.
In “Relics of consumerism” la forma umana rimane solo come frammento, come parte di un tutto, di una massa in trasformazione, caotica e imprevedibile. L'opera sembra suggerire che c'è una connessione imprescindibile che lega qualsiasi elemento fisico sulla terra, un'unica materia in continuo divenire che da forma ad ogni cosa e ad ogni essere vivente, basti pensare agli oggetti di plastica, derivati dalla lavorazione del petrolio, che a sua volta deriva dalla trasformazione di materiale biologico in decomposizione. Se il binomio capitalismo-consumismo è diventato quasi una sorta di credo religioso a cui le persone aderiscono impotenti, queste sculture sono allora dei feticci contemporanei, vere e proprie reliquie di questa religiosità per la quale l'oggetto diventa status-symbol e soggetto venerato.
Per richiedere informazioni su questo oggetto utilizzare il modulo sottostante