Sirio Tofanari (1886-1969) si forma presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, ma intollerante alle regole accademiche lascia gli studi dopo un solo anno. Sin dagli anni della sua formazione da autodidatta, Sirio Tofanari si specializza nella scultura in bronzo. Forse influenzato dalla passione per la caccia di suo padre, dimostra un vivo interesse per le figure di animali e una innata capacità di rappresentarli plasticamente. Nel 1906 decide di partire per Parigi e subito dopo per Londra dove può dar libero sfogo al suo istinto e intuito di artista partendo dallo studio e dall'osservazione degli animali dal vivo. A Londra c'era già allora un importante giardino zoologico e anche le costanti visite alle collezioni anatomiche di animali nel Museo di Storia Naturale in South Kensington contribuirono a farlo diventare padrone delle fattezze e delle movenze di tanti animali. Il vero pregio di Tofanari è stato quello di aver usato una linea sintetica estremamente moderna pur non tralasciando mai uno spiccato naturalismo. Il dinamismo dei movimenti degli animali viene reso spesso con linee che cambiano repentinamente direzione, mettendo in evidenza i muscoli, il respiro, le reazioni degli animali.
Era principalmente interessato a ritrarre animali esotici e selvaggi, come gazzelle, oranghi, civette ma anche, come in questo caso, pantere e orsi.
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