L'Imperatore Marco Aurelio Severo Antonino Pio Augusto (188-217), appartenente alla dinastia dei Severi, regnò dal 198 al 217, anno della sua morte. Fu poi soprannominato “Caracalla”, poichè indossava un particolare mantello con cappuccio, di origine celtica, che introdusse egli stesso a Roma. L'immagine stessa che volle di se sulle monete e ritratti ufficiali dovevano dare di lui un aspetto terribile come imperatore da amare ma soprattutto da temere; una regia propagandistica necessaria per tenere salde le redini di un impero già vacillante; ma fu senza dubbio anche un imperatore lungimirante.
Il più celebre ritratto di Caracalla è quello con la torsione della testa, conservato ai Musei Vaticani di cui questo busto in marmo è una delle varie repliche conosciute. L'occasione del ritratto, a giudicare dalle numerose copie e dai confronti con i coni medievali, dovette essere l'assunzione di tutte le responsabilità dell'impero dopo l'uccisione di Geta (212). L'atteggiamento del giovane imperatore è raffigurato con l'insolita torsione del capo verso sinistra e con un'accentuazione dei caratteri psicologici, ispirati a prototipi ellenistici ma rivisitati secondo il sentire romano. La veste “ fatta in marmo bordeaux”, un colore imperiale e la testa è composta con forte cura alla composizione del volume, con capelli folti e raggrumati in corti ricci e una barba dall'andamento mosso e confuso. L'intensa espressione è evidenziata da alcuni tratti fisionomici dell'imperatore, quali la fronte corrugata a “V”, gli occhi infossati, le ciglia increspate, le labbra serrate dal taglio lungo.
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